Architetta e Architetto Devoto: chi sono e di cosa si occupano?

Architetta e Architetto Devoto: in questo breve approfondimento scopriremo di cosa si occupano i nostri professionisti. Quali le loro competenze, e in cosa si contraddistinguono.

Durante i  nostri incontri formativi, workshop e racconti esperienziali, spesso ci viene rivolta la fatidica domanda: che caratteristiche dovrebbe avere l’architetto/a Devoto?

3 Domande per 3 Architetti

Abbiamo perciò deciso di rivolgere 3 domande a 3 nostri architetti

  1. COME DESCRIVERESTI il tuo ruolo in Devoto?
  2. QUANTO INFLUISCE la tua formazione da architetto/a, Interior o Industrial designer nel tuo lavoro?
  3. QUALI ASPETTI dell’essere architetto/Interior/Industrial designer vengono esaltati nel tuo lavoro? Consiglieresti il tuo percorso a un neo laureato?

Ma prima di leggere le risposte dei nostri architetti una breve considerazione.

Architetto Devoto: il professionista con molteplici plus

Il laureato o la laureata in Architettura, Interior o Industrial design all’interno della nostra azienda, può ricoprire diversi ruoli e trovare spazio in molte delle nostre aree. Nel rispetto della propria formazione, delle proprie caratteristiche personali e delle proprie “soft skills”.

Può pertanto essere perfetto/a per l’area commerciale, o per divenire un/una eccellente Project manager, un/una progettista, disegnatore/disegnatrice tecnico o un/una designer.

Come fare per capirlo è un processo senz’altro complesso, ma ciò che puoi chiederti per iniziare è, ad esempio:

Mi piace viaggiare, conoscere persone, ascoltare e parlare con nuovi clienti, raccontare esperienze lavorative?

Probabilmente potresti essere un’ottima figura commerciale, sempre in contatto con i clienti ma, allo stesso tempo, immersa nel mondo del design grazie al lavoro di studio e preventivazione dei progetti più disparati, guidando il cliente nella fattibilità tecnico economica del suo progetto, aiutandolo a vederne i rischi e a ottimizzare le soluzioni.

Mi piace la vita di cantiere, adoro il profumo della polvere e dei trucioli e ho una propensione ad avere tutto sotto controllo? Probabilmente allora saresti un bravissimo/a Project manager.

Mi percepisco come preciso, calmo e mi sento più a mio agio a passare ore e ore dietro il monitor di un PC. Mi piace capire non solo come è composto un oggetto, ma analizzare l’idea che lo rende costruibile e poi vederlo assemblato passo dopo passo? Allora potresti essere un perfetto Progettista. O ancora:

Mi sento creativo e mi piace passare le giornate a immaginare come gli ambienti in cui ti capita di trovarti possono essere trasformati, arredati, migliorati? Mi sento in grado di comprendere i desideri delle persone con cui entro in relazione e tradurli in soluzioni che possano immaginare con facilità? Ecco, forse sei un Designer.

Chiaramente abbiamo semplificato e scherzato ma, ciò che unisce moltissimi dei professionisti Devoto è senz’altro la passione per l’architettura, per il design, una spiccata sensibilità per l’estetica e una gran voglia di mettersi in gioco.

Siete curiosi di conoscere le risposte alle domande?

Ascoltiamole direttamente dalla voce di:

  • MARIANNA, la nostra Architetta Responsabile Commerciale & Marketing
  • FABIO, il nostro architetto Responsabile dell’area progettazione
  • MARCO, il nostro Manufacturing Engineer Senior laureato in Industrial Design.
  • VIVIANA, la nostra Architetta Project Manager Senior
  • CAROLINA, la nostra Architetta Interior designer

1. COME DESCRIVERESTI il tuo ruolo in Devoto?

MARIANNA: Oltre a essere insieme a mia sorella e mio padre titolare dell’azienda, dal 2014 sono a capo dell’area commerciale e marketing. Il mio ruolo è quindi quello di definire la strategia aziendale, i mercati da “colpire” e gli obiettivi commerciali da raggiungere. Coordino un team di 4 persone e gestisco insieme a loro il portafoglio clienti e le trattative commerciali. Riesco però – anche se non sembra – a progettare! Progetto l’azienda, quello che deve essere ora per migliorare domani ed essere sempre presente nei progetti più belli!

FABIO: Il mio ruolo come responsabile progettazione è quello di coordinare le risorse della mia area e assicurare il conseguimento degli obiettivi di progettazione definiti dalla Direzione e quelli d’innovazione richiesti dal mercato, garantendo la migliore performance nella realizzazione di progetti esecutivi e costruttivi. Chiaramente nel rispetto degli standard CE e di legge e dalle metodologie di sviluppo aziendale.

MARCO: Il mio ruolo di progettista consiste nella progettazione su commessa a partire dalle richiesta del cliente, cercando di rispettare le aspettative e i risultati desiderati. La progettazione può essere esecutiva, attraverso elaborati grafici e descrittivi che definiscono tutto il progetto e, successivamente, costruttiva dove si ingegnerizzano tutte le lavorazioni attraverso l’ausilio di programmi di modellazione 3D e applicazioni CAM.

VIVIANA: Come Project Manager sono chiamata a gestire la commessa nella sua interezza. Passando da una visione macro dei vari aspetti gestionali a una più di dettaglio, coordino il team di progetto e le diverse maestranze, programmando le fasi e le attività in relazione ai requisiti richiesti. Devo quindi garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati per ogni commessa, gestendo le 3 variabili principali ovvero costi, tempi e qualità e, chiaramente, la soddisfazione del Cliente.

CAROLINA: Il mio ruolo consiste nell’elaborazione di concept e progettazioni preliminari in vari settori come retail, private houses ma soprattutto food. Accompagniamo il cliente nella definizione del progetto attraverso le varie fasi della progettazione, partendo dal layout e scegliendo successivamente materiali e colori e delineando i volumi e dettagli.

2. QUANTO INFLUISCE la tua formazione da architetto/a, Interior o Industrial designer nel tuo lavoro?

MARIANNA: In ambito commerciale per Devoto Design essere un’architetta o avere l’esperienza tecnica è fondamentale. All’arrivo di un progetto da quotare in azienda, ad esempio, io come direttrice commerciale faccio una valutazione dell’opportunità e solo grazie alle mie specifiche competenze sono in grado di analizzarlo e di capire da subito eventuali rischi tecnici ed economici, permettendo quindi all’azienda di fornire un rapido feedback ai clienti rispetto alla fattibilità del progetto.

FABIO: Nel mio lavoro il fatto di essere architetto aiuta molto! Soprattutto grazie alla preparazione generale che mi permette di interfacciarmi senza problemi con professionalità appartenenti al mondo dell’edilizia e degli impianti per la realizzazione dei progetti di arredi complessi su misura di cui si occupa la Devoto.

MARCO: L’industrial designer (o designer di prodotto) generalmente è un professionista che si occupa della progettazione di prodotti destinati alla produzione seriale. Nonostante ciò avere una formazione come industrial designer può essere molto utile nel lavoro in Devoto perché si hanno le basi per un approccio completo a tutte le fasi di sviluppo del progetto: dall’analisi delle forme allo studio di fattibilità, passando per la definizione dei requisiti, la scelta dei materiali, sino alla creazione di modelli 3d complessi. L’industrial designer è anche una figura in grado di elaborare schede tecniche, istruzioni di assemblaggio per la produzione, quindi in grado di lavorare a stretto contatto con il reparto produttivo.

VIVIANA: Essere un’architetta, all’interno di una struttura come la Devoto, aiuta molto per svolgere il ruolo di Project Manager. Come figura tecnica sono in grado di interfacciarmi con gli stakeholder esterni (molto stesso architetti) e con i progettisti interni “parlando la stessa lingua” e comprendendo le varie problematiche e necessità. È fondamentale avere anche una conoscenza del cantiere e delle lavorazioni edili in quanto la loro comprensione permette una pianificazione delle attività interne dell’azienda.

CAROLINA: L’essere architetta in questa professione è essenziale! Perché fornisce il metodo per poter affrontare ogni progetto. Infatti è già dalla fase iniziale di raccolta dati, analisi e definizione obiettivi che ha il via la progettazione.

3. QUALI ASPETTI dell’essere architetto/Interior/Industrial designer vengono esaltati nel tuo lavoro? Consiglieresti il tuo percorso a un neo laureato?

MARIANNA: Assolutamente sì. Il ruolo commerciale è il punto di arrivo di un percorso. In un ambito molto tecnico come il nostro, non credo si possa iniziare dal percorso commerciale. Per poter far vivere al cliente la vita di una commessa, i suoi tempi, le sue fasi, le sue dinamiche solo attraverso il proprio racconto, consiglio di aver vissuto prima delle esperienze per lo meno in un percorso di gestione. Essere Project Manager prima, aiuta a sviluppare capacità come proattività e problem solving. Basta questo? No. Ovviamente è necessario anche saper ascoltare, essere paziente, curioso/a, saper interpretare le esigenze del cliente mettendosi in gioco con un po’ di empatia. Questo aprirà le porte alla fiducia delle persone e quindi a clienti e progetti sempre nuovi!

FABIO: Sicuramente sì. La varietà del lavoro, fare i conti con le problematiche della realizzazione delle idee, l’attenzione alla cura del dettaglio.. sono caratteristiche dell’essere architetto che in questo lavoro vengono costantemente stimolate.

MARCO: Consiglierei sicuramente a un neo laureato di fare questo lavoro. In primis perché soddisfa quei bisogni che ogni designer dovrebbe avere, come curiosità, creatività e spirito di innovazione. In secondo perché viene esaltata la competenza principale che un product designer possiede, ovvero la dimestichezza con i software di modellazione 3D.

VIVIANA: Sì, assolutamente. Lavorare in un ambiente come questo, dinamico e dove spesso le commesse sono diverse per requisiti e obiettivi, favorisce una grande crescita professionale. Ho notato poi che nel corso del tempo l’azienda aiuta il professionista ad individuare, sempre all’interno della struttura, i propri punti forza, così che le proprie soft skills tendono a svilupparsi molto, favorendo una forte propensione per l’ottimizzazione del lavoro.

CAROLINA: Sì. Perché fare un’esperienza in una realtà come Devoto sicuramente ti permette di avere un approccio più concreto nella progettazione degli spazi e nella definizione dei materiali.

Grazie a tutti i colleghi e le colleghe che hanno risposto alle nostre domande su chi è e di cosa si occupa un Architetto Devoto.

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