Location | Paris
Date | 2013
Client | Musée du quai Branly
Design | AJN – Ateliers Jean Nouvel– Atelier Ferrarini

Ingegnerizzazione e produzione di superfici complesse

Quando parliamo di superfici complesse e con doppia curvatura, finiture e strutture personalizzate, possiamo aiutare i nostri clienti a trovare la giusta soluzione costruttiva grazie alla nostra esperienza nella realizzazione di opere fortemente customizzate.

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L’ispirazione contemporanea di tipo organico nel campo del design e dell’architettura ha orientato la ricerca progettuale verso la creazione di geometrie in doppia curvatura. Questa tendenza ha fatto sì che la Devoto, negli ultimi anni, abbia approfondito le sue conoscenze in termini di tecnologie di realizzazione e abbia accresciuto il proprio know-how nella gestione delle geometrie complesse.

L’intervento realizzato nel foyer del Musée du Quai Branly, opera nota di AJN Ateliers Jean Nouvel, rappresenta un caso emblematico di come materiali tradizionali quale il legno possano assumere volumetrie in doppia curvatura e deformarsi, quindi, in continuità con materiali contemporanei come il Solid Surface.

Il tema progettuale è rappresentato da una grande seduta a pianta curvilinea che nasce dalla rampa di accesso dal foyer in cui c’è la biglietteria e che conduce al piano superiore del museo, spazio in cui inizia il percorso espositivo. Il volume è generato da una deformazione della superficie esterna della rampa che piegandosi crea una nicchia con forma organica all’interno della quale nasce gradualmente la seduta. Questa è realizzata con 100 doghe di rovere curvato a vapore: ogni doga, con spessore di mm 12, ha un disegno unico poiché il volume cresce progressivamente e in modo discontinuo.

Il Corian®, invece è termoformato mediante una pressa a membrana direttamente sulla sottostruttura in legno.
A completare la rampa la Devoto ha realizzato la riproduzione in Corian® del corrimano originario con pianta curvilinea con macchine a controllo numerico su programma tridimensionale.

Photo credit: courtesy of Atelier Ferrarini